Ci sono matrimoni che sorprendono per la forza con cui sanno raccontare le proprie radici.
Il matrimonio di Daniel & Elisa, celebrato in una caldissima giornata estiva, è stato proprio questo: un incontro tra stile e tradizione, tra la raffinatezza di Cagliari e i rituali profondamente legati alla cultura dell’entroterra sardo.
Daniel, originario di Ula Tirso, piccolo paese nel cuore della Sardegna, si è preparato nelle stanze della location scelta per il ricevimento, circondato dai suoi affetti più cari. Elisa, una sposa dolce e delicata, ha invece vissuto la preparazione nella casa dei genitori, accanto alla sorella, alle nipoti e alle zie. È stata valorizzata da uno splendido make-up firmato Alessandra Serci (Ela Dealia) e da un’acconciatura impeccabile di Salvatore Falchi, che hanno resistito perfettamente fino alla fine della giornata, nonostante il caldo intenso. Il meraviglioso abito, che ha esaltato tutta la sua bellezza, è di Atelier di Via Satta.




































Una cerimonia solenne nel cuore di Cagliari
La celebrazione si è svolta nella Cattedrale di Santa Maria Assunta e Santa Cecilia, nel centro storico di Cagliari: un luogo maestoso, dove la luce calda del mattino filtrava tra le navate in un’atmosfera solenne e carica di emozione. Don Alberto Pala ha officiato la cerimonia con grande intensità, mentre gli sposi si sono incontrati all’altare con visibile commozione, condivisa da tutte le famiglie.
All’uscita, dopo il classico lancio del riso, è stato celebrato anche un antico rito tradizionale sardo: “sa ratzia”, il lancio simbolico di dolci, caramelle, monete o confetti, come augurio di abbondanza, prosperità e felicità per la nuova coppia.



















































Scatti tra bastioni e raggi di sole
Dopo la cerimonia, ci siamo avventurati per le foto di coppia in alcuni degli angoli più suggestivi di Cagliari: il Belvedere e il Bastione di Saint Remy, sfidando un sole cocente e temperature altissime. Ma la luce intensa, i colori caldi della pietra e l’intesa tra gli sposi hanno regalato scatti autentici e pieni di poesia.










Una festa vivace, tra tradizione e ironia
Il ricevimento si è tenuto presso il ristorante Monte Arcosu di Uta, immerso nella natura, dove la festa ha preso una piega decisamente più folkloristica. Qui si sono manifestate pienamente le tradizioni nuoresi: canti, scherzi tra amici, travestimenti, balli popolari, momenti di karaoke improvvisati e una vitalità contagiosa che ha coinvolto tutti.
Uno degli elementi più “curiosi” della giornata è stato sicuramente l’arrivo di un pane a forma fallica, una tradizione antica legata ai riti propiziatori di fertilità, che un tempo veniva offerto in modo scherzoso agli sposi come augurio di prosperità, abbondanza e fecondità. Una consuetudine oggi sempre più rara che si tende a vedere esclusivamente nei paesi dell’entroterra, che ha suscitato qualche risata e un po’ di stupore tra i presenti — specialmente tra chi non la conosceva affatto!













































Emozioni, sorrisi e una festa senza tempo
Dopo il taglio della torta, la serata è proseguita tra balli sfrenati, abbracci e divertimento, con la leggerezza e l’entusiasmo tipici delle feste di paese, portati però in un contesto più moderno e raffinato.



























Il matrimonio di Daniel ed Elisa è stato per me una testimonianza viva di quanto le radici possano ancora dialogare con il presente. Anche quando alcune tradizioni sembrano oggi fuori dal tempo, raccontarle attraverso la fotografia – con rispetto e curiosità – diventa un modo per custodirle e comprenderle meglio.
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